Coronavirus: scaricate l'app IMMUNI

Pubblicato il 9 ottobre 2020 • Emergenza CORONAVIRUS , Salute

Il Comune di Quattordio aderisce alla campagna di sensibilizzazione all'utilizzo dell'app IMMUNI,  quale strumento utile per la prevenzione e la salute di tutti noi.

Scarica IMMUNI, aiuta te stesso, la tua famiglia e il tuo Paese!

Ad oggi sono oltre 7 milioni i cittadini che l'hanno scaricata corrispondente al 20% degli smartphone italiani.

Grazie ad IMMUNI viene segnalato l'eventuale contatto avvenuto in precedenza con un soggetto (anch'esso in possesso dell'app) risultato positivo al Covid e che ha deciso di comunicare la sua positività tramite l'app. Successivamente l'app invierà una notifica a tutti i possessori di IMMUNI che si fossero trovati a stretto contatto con il soggetto positivo.

L'app è rispettosa della privacy poichè non registra la nostra posizione, ma utilizza un tracciamento anonimo, ovvero tramite il sistema bluetooth a bassa emissione con il quale due smartphone sui quali è installata ed attiva IMMUNI, dialogano tra loro registrando la distanza che intercorre tra loro e la durata del contatto (non la posizione), importanti per comprendere il rischio dell'esposizione (tanto più elevato quanto il contatto sarà ravvicinato e duraturo nel tempo).

Inoltre è sicura perchè non registra alcun dato che permetta di risalire all'identità di chi la usa.

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>>> Vai al sito     www.immuni.italia.it


Facciamo un esempio

Per meglio comprendere il suo funzionamento, utilizzeremo un contatto occasionale tra due sconosciuti: Paolo e Francesca

Paolo si siede su una panchina al parco dove è seduta Francesca, che non conosce: lui sta ascoltando un po’ di musica, lei sta leggendo un libro. Dopo una ventina di minuti, Francesca chiude il libro, si alza e fa una passeggiata fino a casa. Il giorno dopo inizia a sentirsi poco bene, ha qualche linea di febbre e difficoltà a respirare, il suo medico le prescrive un test tramite tampone per verificare l’eventuale presenza del coronavirus. Francesca effettua il test, passa un giorno e viene contattata da un operatore sanitario che l’avvisa di essere risultata positiva e che dovrà rimanere in isolamento a casa, avendo cura di segnalare al medico l’eventuale peggioramento dei sintomi.
L’operatore propone poi a Francesca, che aveva già installato Immuni, di usarla per segnalare il suo caso, in modo che possano essere avvertite le persone incrociate nei giorni precedenti e con l’app sui loro smartphone. Francesca acconsente, l’operatore le chiede di leggerle un codice che genera l’applicazione (nella sezione “Caricamento dati”), di fornire la provincia in cui vive e indicativamente il giorno in cui ha iniziato ad avere i sintomi.
Queste informazioni vengono inviate dall’operatore al centro dati, dopodiché Francesca ha circa due minuti per premere il tasto “Verifica” sulla sua Immuni, in modo che l’app possa confermare la corrispondenza con il codice inserito dall’operatore e possa avviare il trasferimento delle chiavi che aveva generato nei giorni precedenti (quelle che servono per produrre gli ID ogni 15 minuti). Nessun dato personale o riconducibile a Francesca viene trasmesso e caricato.
Mentre Francesca è a casa a letto con la febbre, Paolo è a passeggio ignaro di tutto. Come ogni giorno, la sua app Immuni si collega al centro dati e chiede l’elenco delle chiavi caricate dalle app dalle persone risultate positive negli ultimi giorni, come Francesca. Scaricata la lista delle chiavi, Immuni verifica eventuali compatibilità con gli ID che aveva captato dagli smartphone delle persone con cui era entrato in contatto Paolo. Trova una corrispondenza con una chiave (quella di Francesca) e attiva quindi una notifica che Paolo vede sullo schermo del suo telefono: Immuni gli segnala di essere entrato in contatto con qualcuno poi risultato positivo e che poteva essere contagioso. Paolo non saprà mai che fosse Francesca la persona contagiosa, ciò che conta è altro: che sappia di essere stato esposto, che applichi qualche precauzione in più e che consulti un medico.

In sintesi questa è IMMUNI, più complicato a spiegarla che non nstallarla ed iniziare ad utilizzarla.

Ricordiamoci sempre di indossare la mascherina, rispettare la distanza di sicurezza e mantenere un comportamento rispettoso di noi stessi e del prossimo.